Non ho avuto un momento di esitazione quando Federico mi ha chiesto di introdurre questo suo volume di memorie all’uso di giovani sognatori e innovatori. Ho subito accettato di scrivere per la stima che nutro nei suoi confronti e per l’affinità personale e di visione che ci lega. In Federico ritrovo qualcosa di me: dei miei ideali e del mio modo di agire e pensare. Gli riconosco lealtà, imprenditorialità, qualità di leader. È una persona le cui opinioni hanno un peso per me, tanto da averlo voluto nel consiglio d’amministrazione del mio gruppo.

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Federico si è fatto da sé, immaginando molto e lavorando di più, arrivando da Ravenna, dove è nato, a Londra, e da lì ad essere parte della task force di Re Carlo III d’Inghilterra. In mezzo, ha creato YOOX, intuendo tra i primi il potenziale della moda sul web, inventando una realtà fino ad allora inesistente. Impegno e determinazione sono stati i suoi strumenti, il coraggio la sua benzina, l’intelligenza e la prontezza nel cogliere le situazioni il suo valore. Se si vogliono rompere gli schemi bisogna rischiare, andare controcorrente, percorrere strade non battute. Il rischio richiede coraggio, e un tocco di sventatezza: ci si butta, senza troppo riflettere, perché farlo frenerebbe. Anche io ho fatto cosí.

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Penso che il solo modo di trasmettere alle nuove generazioni il senso dell’impegno e anche il gusto del rischio, oltre all’importanza dell’immaginazione, sia il proprio esempio di vita. Non credo nei manuali, men che mai nelle formule valide per tutti. Federico la pensa come me. Le pagine che seguono sono proprio questo: una raccolta di fatti narrati da colui che li ha vissuti. Metterci la faccia è quel che rende tutto autentico e vero, ne sono convinto. La faccia, e anche la penna: non c’è altro modo di creare una storia avvincente.