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Collection of articles and interviews with Federico Marchetti
Ho sognato e ho sempre viaggiato nel futuro. Lo facevo da bambino quando cercavo di inventare cose che non c'erano e l'ho fatto da grande vivendo tutti i giorni come se fossero il domani e non l'oggi.
L'innovazione è il mio primo motore.
Ho creduto in Internet e nello smartphone prima che la rete diventasse mainstream e Steve Jobs inventasse l'iPhone. All'alba del secondo millennio ho fondato una start-up tutta incentrata sulla tecnologia, i dati e l'utilizzo del digitale.
Ho traghettato la moda nel XXI secolo. Vent'anni fa ho creato non solo un business che non esisteva ma ho rivoluzionato il modo di fare shopping prima di chiunque altro. Ho accompagnato gran parte dei brand del lusso nel digitale fornendo loro le coordinate e creando la cultura tech in un mondo che ne era totalmente privo. Sono stato definito dal New York Times “l'uomo che ha portato la moda nel web”.
Ho pensato globalmente. Ho creato un'azienda internazionale dal primo giorno e sono stato il primo a fare tre grandi joint venture nell'e-commerce del fashion: negli Emirati Arabi e in Cina rivolgendomi ai due player più forti, Mohamed Alabbar e Alibaba e con il gruppo francese Kering.
Ho messo al centro il cliente. Come hanno sempre fatto le grandi aziende tech, da Amazon a Google a Netflix, ho capito subito che il punto focale, il soggetto centrale e l'ossessione dell'azienda e dei suoi dipendenti doveva essere il cliente, le sue esigenze la sua soddisfazione e il suo piacere.
Ho creato il primo e unico unicorno in Italia, ho poi acquisito il suo concorrente inglese, NET-A-PORTER, creando un Gruppo leader nel mondo con 4,5 milioni di clienti e 5.000 dipendenti. Al culmine del successo, ho ceduto l'azienda, per 6 miliardi di dollari, a Richemont, uno dei principali gruppi mondiali del lusso.
Ho utilizzato l'IA, la VR, la tecnica 3D e sono stato definito un datofilo per le competenze e l'innovazione che ho portato dentro un business ed un’azienda.
Ho capito già nel 2009 che la sostenibilità sarebbe diventata il vero tema con cui non solo la moda ma l'intera società avrebbe dovuto presto confrontarsi. La creazione di YOOXYGEN, le Ecobox, il camerino virtuale con avatar, l'ID digitale, il progetto Infinity e la politica green attuata in tutte le sedi fisiche di YOOX NET-A-PORTER dimostrano la volontà del Gruppo di agire in modo responsabile e da leader nel campo dell'economia circolare.
Ho deciso che i robot sono amici con cui creare un nuovo equilibrio tra tecnologia e creatività umana.
Il bilanciamento è la chiave di questa simbiosi dove nessuna delle due entità è mai prevaricante.
Ho incontrato il Principe Carlo e gli ho proposto di fare un progetto, Modern Artisan, che è diventato un prototipo per la creazione di nuove professionalità e la creazione di un lusso sostenibile e moderno.
Ho sempre avuto a cuore la parità di genere e l'inclusione, assicurandomi che più del 50% delle posizioni dirigenziali e del resto dell’organico fossero ricoperte da donne.
Sono uno dei membri fondatori del Champions of Change Coalition Global Technology Group che lavora per promuovere l'uguaglianza di genere nel settore tecnologico.
Continuerò a sognare come ho sempre fatto. Metterò a frutto le mie competenze per creare una visione per i prossimi 20 anni. Continuerò a guardare al futuro, a vivere nel futuro e a innovare nei settori in cui mi troverò ad operare.
Svilupperò percorsi e progetti legati alla sostenibilità. È ormai evidente da più parti che per immaginare nuovi mondi e sistemi occorre partire dalla centralità della Natura, dal rispetto dell'ambiente e da un miglior utilizzo delle risorse che abbiamo. Biodiversità, tutela degli oceani, riforestazione, contenimento del global warming sono diventati alcuni aspetti urgentissimi che qualunque Paese, azienda e singolo individuo devono mettere in cima alle loro priorità.
Joe Biden, tra i primi atti della sua presidenza, ha firmato il rientro dell'America negli Accordi di Parigi.
Il 25 settembre 2015 i Governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, hanno approvato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. È costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030. Si prevede che per raggiungere questi obiettivi siano necessari investimenti pubblici e privati per complessivi 7 trilioni di dollari l'anno.
I ragazzi di tutto il mondo si sono mobilitati negli ultimi due anni, insieme a Greta, per chiedere di essere ascoltati e progettare un nuovo mondo green. L'Europa ha posto come obiettivo ai singoli Paesi di contemplare nei loro Next Generation Eu, il passaggio a un’economia verde, a una riconversione delle fonti di energia, e alla produzione di merci che abbiano alle spalle una supply chain controllata e trasparente.
La moda, la seconda grande industria considerata come tra le più inquinanti al mondo, si sta interrogando su come operare nei prossimi anni per raggiungere gli obiettivi che l'ONU si è prefissato entro il 2030. Alcuni passi sono stati fatti ma il percorso è ancora lungo.
Lavorerò in qualità di Champion del Task Force sulla Moda all’interno del Sustainable Markets Initiative di Sua Altezza Reale il Principe Carlo d’Inghilterra. Insieme tracceremo percorsi di sostenibilità per tutte le grandi aziende della moda secondo i principi della Terra Carta di recente lanciata dal Principe Carlo.
Proporrò il progetto Modern Artisan come prototipo virtuoso e ripetibile di quello che la moda può fare per diventare più circolare e responsabile. Questo progetto racchiude in sé le chiavi della mia visione sul rispetto della Natura e sull'utilizzo dell'innovazione, dei dati e delle tecnologie a servizio dell'ambiente e dei giovani e può essere replicabile da diverse aziende che abbiano a cuore il futuro del pianeta e delle nuove generazioni.
Racconterò come ho iniziato, più di dieci anni fa, un percorso green. Spesso gli imprenditori e i giovani start-upper non individuano chiaramente cosa possono fare e quali sono le strade da seguire per creare un business virtuoso e rispettoso dell’ambiente. Hanno bisogno di esempi concreti, di cosa si può creare e di capire come queste best practice possano portare ad un impatto positivo sia da un punto di vista sociale che ambientale.
Userò la mia conoscenza dei dati, della tecnologia e dell'IA, per promuove una Nuova Era dove robot e umani concorrano insieme al miglioramento del nostro Pianeta. L'ambiente ha bisogno dei dati, della loro capacità predittiva, di macchine sempre più evolute grazie al machine learning per individuare una strada moderna, innovativa, dove i giovani trovino un loro spazio e una loro collocazione per creare il mondo che sognano e desiderano. La pandemia ha accelerato un bisogno di digitalizzazione da realizzare in tempi rapidissimi. Ho utilizzato dati e robot negli ultimi 20 anni e sono in grado di proporre un percorso tecnologico per aziende e start-up che tenga conto di un giusto mix tra macchine e talento umano.
Mi occuperò di formazione e sostegno alle nuove generazioni.
Amplierò il mio impegno di mentorship a giovani imprenditori che fanno parte di minoranze sottorappresentate e a studenti di diverse università per aiutarli a trovare la loro strada. Spiegherò loro quanto è importante la tecnologia incrociata alla sostenibilità per chiunque voglia creare una start-up di successo e adatta al XXI secolo. Dimostrerò loro che l'innovazione può contemplare anche errori fino a fallire nell’impresa, ma se l’impresa non è impossibile è ancora più probabile fallire.
Sarò sempre in prima linea nell'incentivare la presenza di ragazze e donne in area tech e a loro inclusione a tutti i livelli aziendali.
Continuerò a prendermi cura della comunità. Continuerò ad impegnarmi per promuovere “Digitali e Uguali”, l’iniziativa sviluppata insieme al Gruppo Editoriale GEDI, in collaborazione con la Fondazione Golinelli e la Fondazione Specchio d’Italia, per ridurre il digital divide in Italia. Il mio obiettivo è quello di dotare ogni bambina e ogni bambino di un computer, per permettere loro di seguire la didattica a distanza e per dare loro l’opportunità di crescere dal punto di vista personale e professionale.
Dove mi immagino tra cinque anni? Su un aereo supersonico XB 1 che in 4:30 h vola da Tokyo a Seattle totalmente sostenibile e innovativo.
Vedo un mondo nuovo che sta nascendo dove noi, gli umani, riusciremo a salvare il Pianeta attraverso la tecnologia. Voglio essere protagonista di questa Quarta Rivoluzione Industriale dove l'innovazione, la sostenibilità, le invenzioni e i giovani saranno gli attori chiave.